30 Novembre 2019
Eye Verbal Motor
Eye Verbal Motor è un lavoro di Silvia Celeste Calcagno del 2019 che unisce fotografia e ceramica.
Protagonista dell’opera è l’artista stessa che usa il proprio viso e il proprio corpo per comunicare temi universali quali la vita, il dolore, la morte e la rinascita.
Eye Verbal Motor parte da un episodio autobiografico. Per tentare di sublimare il dolore di una perdita, l’artista ha iniziato a svolgere ricerche sul coma scoprendo la Glasgow Coma Scale, la scala di valutazione neurologica utilizzata per tenere traccia dell’evoluzione clinica dello stato del paziente in coma osservandone l’attività oculare, verbale e motoria. Da qui il titolo dell’opera.
La fotografia si fa materia
Per realizzare l’opera, le matrici fotografiche iniziali sono state trasferite su lastre di argilla (grès) su cui l’artista è intervenuta pittoricamente prima di cuocerle ad alta temperatura. Reiterata ossessivamente, l’immagine del volto dell’artista è chiaramente visibile nei primi pezzi mentre nell’ultimo è quasi invisibile, raggiungendo una parziale astrazione. Attraverso l’arte l’immagine esteriore del corpo viene trasfigurata per porre l’attenzione sulla dimensione interiore dell’uomo e del suo dolore.
Per questo lavoro Silvia Celeste Calcagno si è ispirata anche al cinema. Eye Verbal Motor richiama infatti la locandina del film Lady Vendetta di Park Chan-wook. Incriminata ingiustamente per omicidio, la protagonista tenta invano di pareggiare i conti con chi l’ha accusata. L’ansia di vendetta, perseguita per tutto il corso del film, viene però superata nella ricerca di una pacificazione finale.
Silvia Celeste Calcagno
Silvia Celeste Calcagno è nata a Genova nel 1974. Nel 2015 è la prima donna italiana a vincere il Premio Faenza, 59° edizione. Nel 2017 nell’ambito della V Biennale di Mosaico Contemporaneo a Ravenna in collaborazione con il MIC Faenza inaugura la personale Il Pasto bianco a cura di Davide Caroli. L’ opera esposta diventa parte della collezione permanente della storica Biblioteca Classense. Nel 2019 vince la terza edizione del Premio L’Arte che Accadrà, a cura di Valentina Ciarallo, con l’opera Just lily oggi allestita nella sede del Gruppo HDRÀ a Palazzo Fiano Roma. Tra gli altri, si sono occupati del suo lavoro: Luca Beatrice, Francesca Bogliolo, Luca Bochicchio, Ilaria Bonacossa, Alessandra Gagliano Candela, Silvia Campese, Davide Caroli, Claudia Casali, Valentina Ciarallo, Maria Teresa Ferrari, Flaminio Gualdoni, Lisa Hockemeyer, Daniela Lotta, Angela Madesani, Michele Mari, Maurizio Tarantino, Matteo Zauli.
Ingresso gratuito. A causa del numero limitato di posti disponibili è gradita la prenotazione al numero 340 9363059 o alla mail comunicazione@museodellaceramica.savona.it
Il programma della giornata:
Foto: Silvia Celeste Calcagno, Eye Verbal Motor, 2019, stampa fotografica su ceramica con interventi pittorici e ossidi in trasferimento, 36×24,5×1,8 cm