Lucio Fontana -
1957
Concetto spaziale N. 115 di Lucio Fontana
Lucio Fontana ha compiuto una rivoluzione artistica prima bucando la tela e poi tagliandola, decretando la fine dell’arte come la si conosceva da secoli: il suo intento era di superare la superficie e trovare una nuova dimensione che contenesse spazio, tempo, luce, colore e suono, liberando il quadro dalla cornice e la scultura dalla teca e calandoli nella realtà che ci circonda.
Le arti dovevano infatti aprirsi alle conquiste scientifiche e tecniche del presente, appropriandosi dei nuovi strumenti e linguaggi a disposizione (radio e televisione) per disintegrare i limiti creati dalla materia verso l’esplorazione della quarta dimensione.
A partire dal 1949 l’intuizione spaziale di Fontana si concentra in un gesto essenziale e radicale che va oltre la pittura e mette in crisi l’intera storia della superficie: il buco.
I “buchi” vengono presentati la prima volta nella collettiva “Arte Spaziale” alla Galleria Il Naviglio di Milano (23-29 febbraio 1949) e successivamente in una personale presso la stessa galleria aperta da Carlo Cardazzo e Milena Milani nel 1946. La Milani sarà firmataria di tutti i manifesti dello Spazialismo, dove si articola la riflessione teorica del movimento, a partire dai primi due documenti del 1947 e del 1948.
Ai buchi Fontana aggiunge poi frammenti di vetro colorato e progressivamente la materia si farà sempre più esuberante, introducendo il colore e lustrini brillanti e segnando l’inizio di quella stagione che la critica ha definito “barocca”.
Concetto spaziale n. 115 è un esempio paradigmatico di questa fase per il contrasto di segni, colori e impasti che Fontana vi condensa come se fosse una forma cosmica in esplosione.
L’opera è in prestito sino al 15 febbraio 2026 alla mostra Da Fontana a Crippa a Tancredi. La formidabile avventura del movimento spazialista (Torino, Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto)

Datazione: 1957
Artista: Lucio Fontana (Rosario di Santa Fé, 1899-1968)
Tecnica: olio, tecnica mista e lustrini su tela
Dimensioni: cm 125×100
Provenienza: Collezione Milena Milani/Carlo Cardazzo
Collocazione: Pinacoteca Civica di Savona (Sala 19)






