About Maria. Un progetto di Nero/Alessandro Neretti

L’installazione arricchisce la sezione contemporanea della mostra Ho visto la Madonna!, in scena dal 17 marzo al 15 maggio.

About Maria é un progetto che parte dalla scultura, attraversa la performance per poi ritornare, al fruitore, sotto forma di installazione e video. Documenta una radicale, lenta e spietata azione che Nero/Alessandro Neretti ha messo in atto per le strade della città di Faenza 

Una serie di opere in gesso sono state attaccate a una catena e trasportate dall’artista, facendole erodere a contatto con l’asfalto. La performance ha il compito di terminare la serie di sculture che il visitatore troverà in mostra, creando un filo logico tra l’azione della produzione artistica e l’interno dello spazio espositivo. Attrezzature, sculture, reperti, suppellettili provenienti dallo studio dell’artista trasformano il 5° piano del Museo della Ceramica di Savona declinando il progetto site-specific realizzato in collaborazione con Supernova Bikes, azienda italiana di biciclette artigianali, in occasione di Argillà Italia 2022 negli spazi di Brick Studio (Faenza).  

«Non ditemi che in questo pezzo di gesso risiede la vostra fede – ha dichiarato l’artista – e non ditemi che in questa figura inanimata e scalfita dall’asfalto dimora la vostra passione, perché se con le vostre parole cercate di convincermi di questo, vi arroccate su di una cima solitaria, vi staccate da quello che é il vero percorso di fede. Io ho realizzato questo progetto e questa performance in maniera intima, solitario tra la gente. Per me questo é un percorso di espiazione, attraverso i miei peccati, in una atmosfera meditativa, di riflessione, in cui le lente ed implacabili pedalate, venivano accompagnate dal suono che sentirete nello spazio espositivo».

«Chi conosce il mio lavoro – continua l’artista – sa bene che nella mia analisi del contemporaneo, reale e cruda, non posso fare a meno di introdurre un velato aspetto ironico che facilita la percezione all’osservatore, “addolcisce la pillola”, trasforma in placebo. Questa azione, questo percorso personale, hanno il compito di comunicare che le brutture del mondo contemporaneo, a cui noi ci stiamo lentamente ed inesorabilmente assopendo, continuano ad essere presenti, quindi non trasciniamo svogliatamente, giorno dopo giorno, la nostra fede, la nostra passione, il nostro bello, cerchiamo anzi di preservarlo, di trasportarlo con saggezza in quello che io definisco un Madonna carrier, che non ha niente a che fare con la mortificazione della passione e della fede, anzi, incarna per me una via crucis… donna, ampia e cosciente di quello che é il dolore sommesso che noi tutti i giorni perpetriamo verso gli altri, ma soprattutto verso di noi».

La project room si arricchisce con una serie di camei frutto anch’essi della geografia faentina, composti dagli esuberi della produzione delle opere principali, dalle schegge raccolte durante la performance e dagli scarti dell’allestimento. Essi racchiudono il core della ricerca di Nero, che da oltre vent’anni anni sensibilizza l’osservatore sfruttando forma e concetto degli scarti di produzione, una seconda vita della materia. 

L’installazione fa parte della mostra Ho visto la Madonna!, in scena dal 17 marzo al 15 maggio al Museo della Ceramica di Savona.

 

About Maria Project, 2022 from Nero/Alessandro Neretti on Vimeo.

Nero/Alessandro Neretti

Classe 1980, artista visivo, ricercatore, critico osservatore della condizione contemporanea, conduce una personale indagine espressiva tesa a esplorare con occhio disincantato e impudente dinamiche e processi socio-politici ed economici, concentrando particolare attenzione sulla sfera della realizzazione individuale e collettiva, del desiderio, del corpo, del simbolo.  

Estende un costante lavoro di auto-fiction alla ricerca ambientale, che si rivolge allo spazio del qui e dell’ora, comprendendo valori architettonici, culturali e naturali. I processi di autodefinizione e di rielaborazione del dato sensibile si intrecciano in immagini fortemente simboliche. Soggetti animali e mitologici, ma anche segni e codici, emergono da tecniche diverse (fotografia, ceramica, stampa, assemblaggio, video).  

L’objet trouvé entra in tale processo in forma di installazioni complesse, dove l’aggancio all’esistente presente avviene in chiave di post-realismo semantico. L’obiettivo finale è la provocazione, la resistenza, l’alternativa al collasso storico e culturale.  

Alcuni dei suoi progetti personali sono stati ospitati da: Mart-Museo di arte moderna e contemporanea – Rovereto, Museum Beelden aan Zee – Scheveningen/Paesi Bassi, MAR-Museo d’Arte Della Città – Ravenna, PAC-Padiglione d’Arte Contemporanea – Milano. Ha partecipato a mostre collettive, residenze d’artista e workshop in spazi come: Cinema Eden – Vallouris/Francia; Airbnb HQ – San Francisco/ Stati Uniti d’America; Spaziu Kreattiv and Faculty of Media Knowledge and Science – Malta/Malta; International EgeArt Days – Izmir/Turchia; FLICAM – Fuping/Cina; Kunstmuseum – Bornholms/ Danimarca; Zichy Palace – Lodz/Polonia; Salus Infirmorum – Lourdes/Francia.  

Nel 2023, insieme a un collettivo di architetti, designer e paesaggisti, vince in RTP il concorso internazionale per la progettazione del nuovo TINNE giovane museo chiusa a Chiusa; nel 2022 vince il bando “PAC-Piano per l’Arte Contemporanea”, Museo Civico Luigi Varoli, Cotignola; nel 2021 viene insignito della Menzione d’Onore alla Korea International Ceramic Biennale, Gyeonggi Ceramic Museum – Gwangju/ Corea del Sud; 2019 vince il Primo Premio al 26° Concorso di Ceramica Contemporanea, Museo di Grottaglie; nel 2013 vince il Primo Premio al 58° Concorso Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea – sezione under 40, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza; nel 2008 vince il Bronze Award all’8° International Ceramics Competition di Mino, Museum of Modern Ceramic Art di Gifu/Giappone.

www.ovveronero.net

Orari

venerdì 9.30-13; 15.30-18.30
sabato 9.30-13; 15.30-18.30
domenica 9.30-17
lunedì 9.30-13

 

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