Da sabato 26 settembre a domenica 13 dicembre 2015, Enrico Baj sarà a Palazzo Gavotti con la mostra Baj. Figure dell’immaginario 1951-2003. L’ingresso è libero!
La monografica dedicata a Enrico Baj (1924-2003), a cura Luca Bochicchio e Roberta Cerini Baj, ripercorre la lunga carriera dell’artista. Nell’esposizione si potranno ammirare quasi quaranta opere, per la maggior parte tele e assemblaggi bidimensionali. A catturare l’attenzione saranno alcune ceramiche realizzate presso la fabbrica di Albisola Giuseppe Mazzotti negli anni ’50, oltre che alle opere ideate con materiali anticonvenzionali come il metallo, il tessuto e gli specchi. Mantenendo un equilibrio tra il senso ironico delle forme ludiche e quello critico dell’impegno civile, l’evoluzione del linguaggio artistico di Baj si sviluppa, infatti, attraverso innumerevoli tecniche e materiali.
La mostra darà spazio al lavoro sperimentale di Baj, partendo da Quamisado II, capolavoro del periodo “nucleare”, fino alle tre sculture antropomorfe in ceramica, realizzate dall’artista ad Albissola Marina durante il celebre Incontro Internazionale della Ceramica del 1954. Di grande impatto, inoltre, sarà la serie dei Totem e delle Maschere, messe in dialogo con i corrispettivi antropomorfi del Meccano e del Punching General, ultimo Generale realizzato da Baj nel 2003. L’allestimento consente un approccio spiazzante verso il tema del potere militare e politico, con un ribaltamento di senso, ottenuto anche grazie alla scelta di materiali come la gomma.
La mostra Baj. Figure dell’immaginario 1951-2003 nasce da un progetto dell’Archivio d’Arte Contemporanea dell’Università di Genova e dell’Archivio Baj di Vergiate ed è promossa dal Comune di Savona e dalla Fondazione Culturale Cento Fiori.
Enrico Baj, Quamisado II, 1951, olio e smalto su tela, 100×70 cm