Il 27 gennaio ricorre la Giornata della Memoria: per commemorare le vittime dell’Olocausto, molti musei italiani hanno aderito all’iniziativa Shoah dell’arte, organizzata da ECAD – Ebraismo Culture Arti Drammatiche, con il patrocinio del MiBACT. Il Museo d’Arte di Palazzo Gavotti è tra i partecipanti, in un gruppo che conta a oggi 32 istituzioni culturali, un buon numero delle quali in terra ligure. Obiettivo della manifestazione: esporre ed evidenziare opere riferibili alla Shoah, perché, ad esempio, di autori colpiti dalle leggi razziali o perseguitati politicamente oppure perché storicamente appartenenti a uno dei movimenti artistici qualificati dal nazismo come “Arte Degenerata”.
Al Museo d’Arte di Palazzo Gavotti in programma due aperture gratuite nei giorni 27 e 31 gennaio e un focus su alcune opere di grande forza e bellezza.
Dal Museo della Ceramica il grande Vaso decorato con una parata di personaggi in costume, realizzato da Emanuele Luzzati, grande artista e scenografo nato a Genova da famiglia ebraica, che nel 1940 a causa delle leggi razziali è costretto ad abbandonare la sua città, dove potrà rientrare solo nel 1947 alla fine della guerra.
Nella Pinacoteca Civica è esposto Ulivi, realizzato da Carlo Levi, pittore e scrittore italiano tra i più significativi del Novecento, qui rappresentato da un’opera caratterizzata da un linguaggio pittorico vigoroso, riconoscibile per il sobrio realismo e per una pennellata materica.
Nell’ambito della Collezione Milani/Cardazzo l’accento è posto su La jumelle, opera del 1939 di Man Ray, uno dei principali intepreti del Dadaismo e del Surrealismo, movimenti che insieme a Espressionismo e Avanguardie vengono messi al bando quali esempi di “Arte degenerata” a partire dal 1933, con la salita al potere del partito nazionalsocialista in Germania.
A Savona anche il Museo Sandro Pertini e Renata Cuneo rientra nel circuito Shoah dell’arte, in quanto testimonianza della vita e dell’amore per l’arte di Sandro Pertini, uno dei massimi esponenti dell’antifascismo e della Resistenza, protagonista degli eventi che portarono alla liberazione dal nazifascismo.
Dal Friuli alla Sicilia, gli altri musei che ad oggi hanno aderito saranno presto disponibili online.