A causa della dispersione di molte opere, la stagione del gotico internazionale a Savona è testimoniata solo dagli affreschi recuperati nel corso degli scavi archeologici condotti nel Priamàr sull’area occupata in origine dall’antica chiesa di San Domenico, da collocare entro il secondo quarto del secolo.
Della chiesa di San Domenico, oggi distrutta, sono sopravvissuti quattro affreschi oggi conservati nella Pinacoteca Civica di Savona, rivenuti durante degli scavi. San Lorenzo è attribuibile a un pittore ligure/piemontese, mentre il Martirio di S. Agata, Tobiolo e l’Angelo e gli Apostoli nell’orto degli ulivi sono vicini ai modelli del tardogotico lombardo.
La chiesa di San Domenico ha avuto grande importanza nella storia di Savona e nel suo convento studiarono illustri personaggi dell’Ordine. Il primo stanziamento domenicano nella città viene fatto risalire al 1288, quando alcuni padri presero possesso di un terreno ai piedi della collina del Priamàr e vi iniziarono, nel 1306, la costruzione del loro complesso conventuale: una chiesa a tre navate, con cappelle laterali lungo la fiancata destra e un vasto convento, di cui oggi sono visibili i resti ai piedi della Fortezza del Priamàr. Gli scavi archeologici hanno messo in luce anche l’area urbana antistante, dove sono state ritrovate interessanti testimonianze dell’attività artigianale dei conciapelle, con un prezioso esempio di officina medievale completa di ogni sua parte.
Artista: pittore ligure/monregalese (attivo tra il 1430 e il 1440)
Materiale: Affreschi
Dimensioni: cm 127 x 71,5
Provenienza: Chiesa di San Domenico
Collocazione: Pinacoteca Civica di Savona (Sala 6)