Le prime opere di Fabbri vengono realizzate prevalentemente in terracotta, ma non mancano i lavori in bronzo, come testimonia il ritratto della Signora D.B., datato 1938, allestito nella Pinacoteca. La pregevole testa, esposta alla Biennale veneziana, è caratterizzata dal sobrio realismo che qualifica la sua scultura negli anni precedenti la Seconda guerra mondiale, qui filtrato attraverso la lezione di Marino Marini e Giacomo Manzù.
Le opere di Agenore Fabbri presenti in Pinacoteca testimoniano alcune delle tappe salienti del percorso artistico dello scultore toscano, attivo anche ad Albisola a partire dal 1935, chiamato alla manifattura La Fiamma del conterraneo Ivos Pacetti, Dopo il secondo conflitto mondiale il linguaggio di Fabbri si carica di una profonda angoscia esistenziale, come esemplificato dalla sofferta espressività del Cavallo colpito (1978). L’uomo dello spazio (1955) e L’uomo lunare (1959) sorta di guerrieri sostanziati nella loro stessa aguzza armatura, documentano invece l’interesse dell’artista verso le tematiche dell’astrattismo. Il percorso di visita alle opere di Fabbri si completa nelle sale del Museo della Ceramica dove si espongono due interessanti sculture di ballerine in terracotta policroma, rispettivamente del 1935 e del 1954.
Artista: Agenore Fabbri (Barga Pistoia 1911 – Savona 1998)
Materiale: Bronzo, pezzo unico
Dimensioni: h. cm 43 x 25
Collocazione: Pinacoteca Civica di Savona (Sala 3)